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Era ora !
A Monza il centrosinistra con Scanagatti spazza
via i rottami dell'orribile giunta Mariani - PDL.
Franco Isman

Habemus sindacum !
Habemus sindacum !

Se non ora, quando ?
Se non ora la liberazione di Monza l'avrebbero vista non i nostri figli ma i nostri nipoti.
Frutto dei tempi: infatti il rovesciamento delle maggioranze si è avuto in tante città d'Italia, dal Nord al Sud. Frutto della riacquisita coscienza da parte di tanti cittadini affascinati e obnubilati per anni dal fascino perverso di Berlusconi, ma anche frutto di un forte, fortissimo movimento di protesta nei confronti della politica, di tutta la politica, rinchiusa a riccio in difesa dei privilegi della casta e sempre più lontana dalle necessità e dal sentire della gente comune.

Con un'affluenza alle urne soltanto del 44,14% (59,86% al primo turno), Roberto Scanagatti ha raggiunto il 63,39 per cento dei voti contro lo stitico 36,61% di Andrea Mandelli, candidato del PDL: 25.716 voti su un totale di 41.750 votanti.
Nel primo turno Scanagatti, che sotto la sua bandiera aveva unificato tutto il centrosinistra, aveva avuto 20.642 voti su 53.884 voti validi, pari al 38,30% ed ha aumentato quindi di circa 5000 i suoi voti con preferenze evidentemente arrivate dalle aree di centro e dalle liste civiche. Mandelli aveva avuto 10.806 voti nel primo turno, pari al 20,05% e, nonostante non fossero più in lizza le liste di Mariani (Lega) e di Anna Martinetti appoggiata dall'UDC si è fermato a circa 15.000 voti.

Compito del nuovo sindaco, con la buona amministrazione e con il coinvolgimento dei cittadini, sarà anche quello di tornare a far interessare i monzesi all'amministrazione della città in modo che, nelle future tornate elettorali, non si abbia questo elevatissimo astensionismo.

Comunque è andata bene: Monza è salva dalla paurosa colata di cemento da 4 milioni di metricubi strenuamente propugnata dalla giunta Mariani per il patto scellerato fatto con Berlusconi che aveva imposto il proconsole Romani come assessore all'Urbanistica allo scopo di costruire sull'area della Cascinazza.

Al ballottaggio i monzesi non hanno avuto dubbi: hanno scelto o, con la loro assenza, hanno consentito che si scegliesse, il candidato di gran lunga più esperto e quindi più affidabile in questi momenti tempestosi.
Il più esperto, non certamente l'uomo nuovo che molti avrebbero auspicato, proprio per questo ci auguriamo che in un consiglio rinnovato e più snello (32 componenti contro i 50 precedenti) e con una età media dei consiglieri di gran lunga minore che in passato (49,85 anni di media…) sappia circondarsi di amministratori giovani e entusiasti che vedano la politica come un servizio da compiere e non come una posizione da sfruttare.
Molte forze nuove e giovani sono entrate in consiglio anche da altre aree e ci riferiamo in particolare ai “grillini” con il loro candidato Nicola Fuggetta e a Paolo Piffer con le sue liste civiche di trentenni e di ventenni. Potranno essere di utile stimolo ed anche di controllo che il nuovo sia davvero tale.

Franco Isman



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  21 maggio 2012